AI act, con le nuove regole europee quali opportunità per l’industria musicale?

20 dicembre 2023

L’accordo politico raggiunto a Bruxelles tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione sulla prima regolamentazione al mondo, l’Artificial Intelligence Act (AI act), consente di fare alcune prime valutazioni sull’impatto di queste regole per il mercato dei contenuti, in particolare musicale.

Anche se i dettagli tecnici del testo sono ancora soggetti all’affinamento presso i tavoli di lavoro che nelle sedi europee che saranno convocati tra gennaio e febbraio, prima dell’approvazione definitiva, è possibile già oggi identificare alcune linee guida emerse con il consenso delle istituzioni comunitarie.

In primo luogo, è evidente dall’accordo del 9 dicembre, come sia stato deciso di disciplinare in maniera chiara i sistemi General Purpose (Gp ai) che includono i Large Language Models (Llm). Queste definizioni di fatto subentrano alla vecchia definizione di foundation model. Come era stato invocato da più parti, comprese le associazioni del mondo creativo, le piattaforme di AI generativa come ChatGpt, Bard e Midjourney, ecc. dovranno essere sottoposte ex ante a regole su trasparenza dei processi di addestramento e condivisione della documentazione tecnica prima di arrivare sul mercato (registri).

Le regole concordate sono state preferite ai codici di condotta e/o autoregolamentazione che era stata proposta ad un certo punto da Francia, Italia e Germania e questo, come detto, costituisce un punto fondamentale.

In questo contesto sono stati infatti collocate alcune modifiche e collegamenti con la direttiva europea sul copyright del 2019. In particolare, viene stabilito che i fornitori di General Purpose AI devono porre in atto una politica di rispetto del copyright dell'EU, con l’individuazione, anche attraverso tecnologie all'avanguardia, ove appropriato, le riserve espresse dai titolari dei diritti espresse ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 3, della direttiva (UE) 2019/790. Queste riserve sono necessarie per procedere con un sistema basato sui dei meccanismi di licenze per i contenuti impiegati dall’AI.

Inoltre, le piattaforme di AI generativa devono redigere e rendere disponibile al pubblico una sintesi sufficientemente dettagliata dei contenuti utilizzati per l'addestramento del modello di IA per scopi generali, secondo un modello fornito dal futuro AI Office.

Nei consideranda viene espressamente chiarito che tale riepilogo dovrebbe essere completo elencando le principali raccolte o set di dati che sono stati utilizzati per l'addestramento del modello, come grandi database privati o pubblici o archivi di dati, e fornendo una spiegazione narrativa su altre fonti di dati utilizzate.

Come scritto sopra, tra gennaio e febbraio, i tavoli tecnici affronteranno gli aspetti di dettaglio e, per quanto riguarda il diritto d'autore/TDM (text & data mining), il linguaggio dei consideranda sulle disposizioni relative al diritto d'autore risulta molto utile, in particolare perché fa riferimento alle autorizzazioni come norma fondamentale ai sensi della legge sul diritto d'autore, che si applica nel contesto della formazione sull'IA e prima che si applichino le eccezioni al diritto d'autore. Certamente qualsiasi applicazione dell’eccezione TDM per un uso, compresi i modelli GPAI, richiede una valutazione del three step test dei trattati internazionali in materia.

La definizione di una regolamentazione in Europa avrà chiaramente un impatto molto più vasto sulle piattaforme di AI generativa, ben oltre il territorio dell’Unione, e questo sicuramente potrà chiarire molti aspetti delle tecnologie che risultano in ogni caso fondamentali nel settore musicale. Se da un lato il rispetto dei diritti d’autore e delle modalità di utilizzazione dei contenuti risulta essenziale, dall’altro l’AI generativa avrà un ruolo determinante nel futuro del processo creativo. Si tratta di una tecnologia dirompente che modificherà tutti i paradigmi del settore musicale, offrendo opportunità mai sperimentate in passato.

Per gli autori e gli artisti l’ausilio della AI generativa stimolerà la creatività offrendo loro vaste esperienze sulle quali modulare nuove opere. Fornirà loro nuove tecnologie per estendere le proprie capacità di generare contenuti originali. Per l’industria musicale si aprono nuovi spazi sul fronte del marketing e della promozione. Per i fan significa avere nuove possibilità per relazionarsi con gli artisti, sperimentare nuovi scenari che li coinvolgono e farli partecipare alla fase creativa. Realizzare video, audio e contenuti autorizzati dell’artista significherà poter condividere sempre più da vicino il processo artistico del loro artista preferito, garantendo a quest’ultimo una remunerazione aggiuntiva da nuove forme di monetizzazione. Si tratta alla fine di una nuova rivoluzione per un settore che è stato sempre protagonista dell’innovazione più spinta nel settore dei contenuti.