Twitter nei guai per la musica in streaming: perché gli editori Usa chiedono 250 milioni

20 giugno 2023

Mentre Elon Musk era impegnato nel suo tour europeo dove, fra gli altri, ha incontrato la premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani in Italia e Emmanuel Macron in Francia, diciassette società di edizioni musicali americane, tra le quali tutte le major e molti indipendenti, coordinati dall’associazione statunitense NMPA, hanno dato il via ad una causa per la massiva e ripetuta violazioni dei diritti d’autore su migliaia di composizioni musicali messe illegalmente in condivisione sulla piattaforma.

Le richieste degli editori contro Twitter

Si tratta di un’azione civile con la richiesta di un risarcimento dei danni e un provvedimento ingiuntivo per violazione intenzionale del copyright di Twitter. Secondo gli editori, Twitter alimenta la propria attività con innumerevoli copie contraffatte di “composizioni musicali, che violano i diritti esclusivi degli editori” e di altri ai sensi della legge sul copyright. Mentre numerosi concorrenti di Twitter riconoscono la necessità di licenze e accordi adeguati per l’uso “di composizioni musicali sulle loro piattaforme, Twitter no, generando così una massiccia violazione del copyright che danneggia i creatori di musica”.

Gli editori musicali, come noto, posseggono i diritti sulle composizioni musicali, a differenza della case discografiche che posseggono l’esclusiva sulla registrazione, ovvero il brano.

Un’attività illecita tutt’altro che casuale

L’attività illecita pervasiva in questione in questo caso non è casuale. Mentre la piattaforma Twitter è nata come destinazione per brevi messaggi di testo, Twitter nel tempo ha ampliato il proprio modello di business per competere in modo più aggressivo con altri siti di social media per utenti, inserzionisti e abbonati. In base alla progettazione, la piattaforma Twitter è diventata una destinazione primaria per i contenuti multimediali, con i video intrisi di musica che rivestono un’importanza particolare e fondamentale. Questi video ottengono tassi di coinvolgimento molto più elevati rispetto ai post che includono semplicemente testo, immagini o GIF animate. I tweet audiovisivi, e in particolare quelli contenenti opere protette da copyright degli editori, attraggono e trattengono gli utenti sulla piattaforma Twitter, generano impression degli annunci e fanno crescere le metriche chiave e gli interessi economici di Twitter.

Secondo l’iniziativa giudiziaria, il ruolo della piattaforma nell’alimentare le violazioni è centrale.

L’attività di streaming di Twitter

Quando un utente desidera visualizzare i tweet che includono un video allegato e il video viene riprodotto, Twitter trasmette in streaming il contenuto audiovisivo del video dai server che Twitter possiede o controlla al dispositivo con cui l’utente accede alla piattaforma Twitter. L’attività di streaming di Twitter, incluso quando Twitter trasmette in streaming composizioni musicali protette da copyright degli editori, non è semplicemente il risultato di attività automatizzate che si verificano a seguito del modo in cui Twitter ha progettato la sua piattaforma. Piuttosto, l’attività di streaming di Twitter deriva da azioni e decisioni quotidiane dei dipendenti di Twitter. Secondo quanto evidenziato nella citazione degli editori musicali, Twitter ha conoscenza, visibilità e controllo in tempo reale sulla sua attività di streaming che utilizza per apportare modifiche alla configurazione, ottimizzare le prestazioni e attingere ad analisi interattive. Di norma, un team operativo tecnico di Twitter utilizza tali caratteristiche e funzioni per monitorare e controllare le prestazioni della consegna video.

Pertanto, Twitter non sarebbe neutrale nei contenuti. Attraverso atti e decisioni regolari da parte dei dipendenti di Twitter, Twitter progetta, gestisce, mantiene e adatta i suoi algoritmi per implementare e far progredire il modello di business di Twitter. In particolare Twitter Music, l’account dedicato ai top trend musicali del momento, ha 11,5 milioni di utenti, con l’evidente conseguenza della condivisione di contenuti senza licenza.

Una strategia per attrarre utenti

La condivisione di video è anche la chiave per Twitter per attrarre e trattenere gli utenti sulla sua piattaforma. I contenuti video sulla piattaforma Twitter sono più attraenti quando contengono musica, incluse copie contraffatte di composizioni musicali protette da copyright degli editori. Nei suoi blog o nel marketing, Twitter ha dichiarato:

  • Il video “fa aumentare i livelli di coinvolgimento. Ecco perché abbiamo visto decollare i video sulla piattaforma”
  • I tweet con video “attirano 10 volte più coinvolgimenti rispetto ai tweet senza video” Secondo Twitter “l’82% degli utenti guarda contenuti video”.
  • “I video hanno sei volte più probabilità di essere ritwittati rispetto alle foto e tre volte più probabilità delle GIF.”

Twitter e gli obblighi del DMCA

Secondo gli editori, nonostante ripetuti notice & take down, Twitter ha sempre reagito male o con proprie sindacabili interpretazioni senza prendere mai seriamente gli obblighi di legge previsti dal Digital Millennium Copyright ActDMCA, la normativa statunitense che definisce l’ambito di responsabilità delle piattaforme sulla base degli interventi di rimozione dei contenuti illeciti. Anche le iniziative sui “repeated infringer” sono state sporadiche e poco efficaci.

Secondo quanto sostenuto dagli editori, le violazioni stanno solo peggiorando. Il cambio di proprietà di Twitter nell’ottobre 2022 non ha portato a miglioramenti nel modo in cui agisce rispetto al copyright. Al contrario, gli affari interni di Twitter in merito a questioni pertinenti al caso in esame, ovvero le segnalazioni e richieste di rimozioni degli editori sono allo sbando. Nonostante l’aumento generale delle notifiche di violazione ricevute da Twitter negli ultimi anni, Twitter ha scelto di ridurre in modo significativo diversi dipartimenti critici coinvolti nella revisione dei contenuti e nelle violazioni dei termini di servizio, inclusi i team legali e di fiducia e sicurezza.

Anche le dichiarazioni di Elon Musk sono state molto chiare rispetto alla volontà di agire.

Il nuovo boss di Twitter ha precedentemente descritto il DMCA, uno statuto che, tra le altre cose, prevede l’avviso e la rimozione di materiale protetto da copyright in violazione, come una “piaga per l’umanità”.

Conclusioni

Da rilevare che proprio di recente, Twitter ha abbandonato l’accordo volontario per la lotta alla disinformazione in Europa tanto che Thierry Breton, ha scritto: “Twitter ha lasciato il Codice di Protezione volontario dell’UE contro la disinformazione. Tuttavia, gli obblighi restano. Puoi tentare di scappare, ma non puoi nasconderti. Al di là degli impegni volontari, la lotta alla disinformazione sarà un obbligo legale a partire dal 25 agosto, quando il DSA entrerà in vigore. E il nostro team sarà pronto a rendere effettivo il regolamento”.

Tra Direttiva Copyright e DSA, il Digital Service Act europeo, è molto probabile che anche il vecchio continente non sarà tanto tenero con il nuovo proprietario di Twitter.